Con un emendamento alla legge di Bilancio 2025 il governo ha apportato dei correttivi specifici per semplificare le procedure e l’applicazione del piano di Transizione 5.0.
Si tratta della possibilità di cumulabilità con altri incentivi che prima era esplicitamente esclusa, la semplificazione delle procedure in cosa di progetti gestiti dalle ESCo, la riduzione a due scaglioni di investimento, una maggiorazione sul costo dei pannelli foto voltaici e la semplificazione del calcolo del risparmio per i beni strumentali obsoleti.
Modifica scaglioni
Si vanno a configurare solo due scaglioni di investimento del piano Transizione 5.0 andando a unificare le prime due fasce in un unico scaglione fino a 10 milioni. Viene infatti disposta l’unificazione dei primi due scaglioni – quello fino a 2,5 milioni e quello da 2,5 a 10 milioni – in un unico scaglione fino a 10 milioni che eredita le aliquote più alte dell’attuale primo scaglione pertanto si applicano le aliquote del 35%, 40% e 45%.
Maggiorazione fotovoltaico
In riferimento agli impianti fotovoltaici è stato ridefinito un nuovo schema di maggiorazioni che tiene presente l’attuale mercato dei pannelli fotovoltaici che soddisfano i requisiti della normativa (essere prodotti negli Stati membri dell’Unione Europea e fornire un’efficienza a livello di modulo almeno pari al 21,5% - tipo a - o maggiore - tipo b) e c)). Lo schema che prevedeva maggiorazioni per i solo moduli con efficientamento maggiore del 21,5%, viene riconfigurato con un sistema che prevede maggiorazioni per gli impianti basati su tutti i tre tipi di pannelli: al 30% per quelli di tipo a), al 40% per quelli di tipo b) e al 50% per quelli di tipo c).
Semplificazioni procedure efficientamento energetico
Nel caso di sostituzione di un macchinario obsoleto è prevista l'esenzione del calcolo del risparmio energetico ed il progetto rientra "in automatico" nella fascia del primo scaglione con aliquota del 35%, fermo restando la possibilità di dimostrare un efficientamento energetico maggiore per il raggiungimento delle aliquote superiori. Per obsoleto si intende un macchinario che abbia completato il suo piano di ammortamento da oltre 24 mesi. Anche nella fattispecie citata sarà comunque necessario presentare la documentazione tecnica prevista: certificazione 5.0 ex post ante.
Cumulabilità incentivi
E’ stata introdotta la possibilità di cumulare il piano Transizione 5.0 non solo con il credito d'imposta ZES, ma anche con tutte le altre misure di incentivazione, incluse quelle finanziate da fondi europei, che fino ad ora erano state escluse. Le imprese potranno riportare le medesime voci di spesa anche all’interno di altre agevolazioni oltre a quelle misure basate su risorse nazionali escluso il credito d’imposta 4.0. Allo stesso tempo la cumulabilità degli incentivi non potrà superare il totale del costo dell’investimento.
In pratica, le aziende avranno la possibilità di avvalersi di un incentivo e, sulla parte residua, di un altro incentivo a scelta. Ad esempio, sarà possibile combinare l'incentivo Transizione 5.0 con gli incentivi regionali finanziati attraverso risorse europee.