L’aliquota del credito d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0 passa dal 20% al 50% del valore d'acquisto.
Il Decreto Aiuti 2022 porta un’interessante novità sul credito d’imposta 4.0 rafforzando le agevolazioni per i beni immateriali e la formazione 4.0. In particolare, per l’anno 2022 tutte le imprese che effettueranno investimenti in beni immateriali 4.0 potranno accedere al credito d’imposta con un’aliquota del 50% del costo d’acquisto rispetto al 20% previsto.
Il cosiddetto Decreto Aiuti (il “Decreto-legge recante misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi Ucraina”) è stato approvato il 2 Maggio 2022 da parte del Consiglio dei Ministri ed interviene principalmente per contrastare gli effetti negativi della crisi Ucraina per famiglie ed imprese apportando modifiche anche su alcuni aspetti del piano Transizione 4.0.
All’interno del terzo capitolo del decreto dedicato alle “Misure per la ripresa economica, la produttività delle imprese e l’attrazione degli investimenti”, si trovano gli articoli specifici sull’incremento dell’agevolazione per i beni immateriali e la formazione 4.0.
Il provvedimento di fatto aumenta l’aliquota del credito d’imposta per beni immateriali 4.0 dal 20% al 50% sino al 31 dicembre 2022 o al 30 giugno 2023 se è stato effettuato un acconto pari al 20% del valore dei beni. Il decreto interviene sulle aliquote in vigore quest’anno e quindi ha anche un effetto retroattivo che consentirà anche alle aziende che hanno già acquistato beni immateriali nei primi mesi del 2022 di usufruire della nuova aliquota.
La disposizione si applica agli investimenti immateriali effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
Le agevolazioni riguardano gli investimenti in beni immateriali che rientrano nell’allegato B della legge 11 dicembre 2016, n. 232, come integrato dall'articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
Il provvedimento rende particolarmente vantaggioso gli investimenti in software 4.0 per l’anno 2022 considerando che l’anno successivo ritornerà alla quota prevista del 20%, mentre scenderà negli anni successi:
- 2022: 50% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
- 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
- 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.
- 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro.