Il piano Transizione 5.0 è un nuovo programma di incentivi alle imprese sotto forma di credito d’imposta con aliquota fino al 45% dell’investimento per l’acquisto di nuovi beni strumentali. 

Quali imprese possono accedere al beneficio?

Tutte le imprese che effettuino nuovi investimenti presso unità produttive ubicate nel territorio italiano senza distinzione di forma giuridica, settore, dimensione o regime fiscale. L’agevolazione riguarderà gli investimenti effettuati nel biennio 2024-2025.

Quali beni sono agevolabili?

Sono agevolabili i beni strumentali materiali e immateriali previsti agli allegati A e B del piano Transizione 4.0 inseriti all’interno di progetto di innovazione che consenta di ottenere una riduzione dei consumi energetici nel limite di 50 milioni di euro per annualità per impresa. L’aliquota del credito d'imposta Dipenderà dalla classe di efficientamento energetico fino a raggiungere il 45% del costo totale dell’investimento.

Nella Transizione 5.0 rientra anche il fotovoltaico?

Il piano Transizione 5.0 prevede di agevolare anche l’autoconsumo e l'autoproduzione di energia (quindi anche il fotovoltaico), solo se inserito all’interno di un progetto di innovazione trainato dall’acquisto di beni strumentali 4.0, che permettano la riduzione dei consumi energetici.

Cosa si intende per riduzione dei consumi?

Il livello di risparmio energetico generato dai nuovi beni strumentali dovrà essere almeno pari al 3% dei consumi energetici totali o al 5% dei consumi del "processo target" dell'intervento di miglioramento dell'efficienza.Il credito d'imposta aumenta in base al miglioramento certificato dell'efficienza energetica.
Il risparmio sui consumi deve essere al netto delle variazioni dei volumi produttivi e delle condizioni esterne che influiscono sul consumo energetico e riproporzionato su base annuale facendo riferimento ai consumi energetici registrati nell’esercizio precedente a quello in cui si effettuano gli investimenti.

Quali certificazione sono richieste per accedere al credito d’imposta 5.0?

La fruizione credito d’imposta 5.0 non sarà automatica (come per gli investimenti della transizione 4.0). Le imprese dovranno effettuare una comunicazione al GSE per la prenotazione delle risorse e per la conclusione dell’investimento fornendo le seguenti certificazioni asseverate un valutatore indipendente:

  • Certificazione ex-ante necessaria la prenotazione: attesta l’ammissibilità dei criteri relativi alla riduzione del consumo energetico totale conseguibili tramite gli investimenti nei beni strumentali materiali ed immateriali 4.0;
  • Certificazione post-ante necessaria per l’utilizzo del credito: attesta l’effettiva realizzazione degli investimenti e la conformità con quanto disposto inizialmente ed indicato nella prima certificazione e l’avvenuta interconnessione dei beni al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
  • Eventuale certificazione dei costi da parte di un revisore legale o società di revisione.

Per le piccole e medie imprese sarà poter aggiungere alle spese agevolabili mediante credito d’imposta anche quelle sostenute per sostenere le certificazioni fino a un massimo di 10.000 euro e fino a 5.000 euro per le spese del revisore contabile.

La normativa dedicata al piano Transizione 5.0 è in fase di elaborazione. Anche se sono state delineate le principali linee guida, per la sua piena operatività occorre attendere la pubblicazione di due decreti attuativi da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Boost Technology è disponibile per assistere le imprese che vogliono investire sfruttando le opportunità del piano Transizione 5.0 fornendo i seguenti servizi:

  • Analisi di fattibilità tecnica;
  • Assistenza alla progettazione e all’implementazione del progetto;
  • Valutazione delle performance ambientali;
  • Rilascio di certificazioni ex-ante e ex-post;
  • Assistenza alla pratica di finanza agevolata tramite partnership con Integrale s.r.l. (professionisti qualificati del settore).